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Recensione

Uno dei molti film ambientati nel 1989 dell’ultimo periodo. Questo war movie pre-Guerra del Golfo non rinuncia all’ironia per descrivere l’inane attesa del nemico, di buzzatiana memoria, da parte di un gruppo di soldati.

La chiamata alle armi si dimostra una perdita di tempo, uno sperpero di energie e di denaro pubblico e un pericoloso, invisibile condizionamento mentale, quali che siano le attitudini di ognuno.

Non è Full Metal Jacket, e nemmeno vuole esserlo, ma di certo è uno dei tanti classici del genere a ricevere un esplicito omaggio, come per esempio Il cacciatore, Three Kings e Apocalypse Now.

Max Marmotta