
K-19
- Kathryn Bigelow
- Christian Camargo, Harrison Ford, Peter Stebbings, Sam Spruell
- Drammatico, Giallo, Guerra, Storico, Thriller
- Canada, Germania, Regno Unito, Stati Uniti
- 19 July 2002
Trama
Nel 1961 la corsa agli armamenti tocca il suo apice. Se gli Stati Uniti di Kennedy intensificano infatti la produzione e l’attività militare, allora l’Unione Sovietica di Kruscev non sta a guardare ideando l’avveniristico sommergibile K-19, capace di lanciare numerose testate nucleari.
I collaudi però non vanno come sperato, spingendo l’impaziente partito ad affiancare il veterano Alexei Vostrikov al comandante in carica Mikhail Polenin, peraltro convinto della necessità di posticipare qualsiasi missione.
Vostrikov invece segue alla lettera gli ordini varando il sottomarino e suscitando il malcontento dell’equipaggio con continue massacranti esercitazioni.
Inoltre sostituisce contro il parere del collega l’ufficiale addetto al reattore, optando per il novellino Vadim Radtchenko.
Recensione
Dopo il cervellotico ma non deprecabile Il mistero dell’acqua, può solo far piacere ritrovare la pregevole abilità di Kathryn Bigelow nel coniugare gli elementi tipici del blockbuster con un messaggio pacifista nascosto tra le righe.
La ricetta che ha reso Strange Days la sua prova migliore viene riproposta in un saccheggiato contesto storico, analizzato però con una rara obiettività, la quale permette un’assoluta generalizzazione di fatti realmente accaduti.
Il titolo originale (omesso dalla distribuzione italiana per evidente intraducibilità) sottolinea infatti il destino di qualsiasi vita marziale, pur epurando volontariamente la narrazione delle presenze femminili e anche di qualsiasi scontro col nemico.
E se l’atmosfera, i dialoghi, la tensione generata dalla lotta contro il tempo e persino il confronto tra gli ufficiali riecheggiano la recente cinematografia americana “subacquea” (Caccia a Ottobre Rosso, Allarme rosso, U-571), allora gli intenti autoriali della Bigelow non risentono fortunatamente dei dibattiti politici contemporanei nel rileggere con grande umanità l’eroismo, valore necessario di un autentico spirito cameratesco che prescinde dalle bieche direttive di qualunque governo.
Carismatiche le prestazioni di Harrison Ford (Vostrikov, al suo esordio in veste di produttore) e Liam Neeson (Polenin), mediate dal viso fanciullesco e innocente del bravo Peter Sarsgaard (Radtchenko), inevitabile sintesi della condizione di uno sperduto equipaggio.