
La felicità non costa niente
- Mimmo Calopresti
- Francesca Neri, Mimmo Calopresti, Valeria Bruni Tedeschi, Vincent Perez
- Drammatico
- Francia, Italia, Svizzera
- 31 January 2003
Trama
Che cosa è successo a Sergio? D’un tratto, a seguito di un brutto incidente automobilistico, sembra avere perso interesse per tutto: per il suo lavoro di architetto, che gli ha dato ricchezza, per la moglie Claudia, per il figlioletto Simone, per il collega Francesco e la sua consorte e per tutti gli altri amici, persino per l’attuale amante Alessia.
L’uomo si sente rigenerato, ricerca la solitudine per leggere e incrementare le attività ginniche, dorme spesso, torna dai genitori a Torino, ma alla lunga non riesce a scacciare i tormenti; uno di essi ha a che fare con un suo operaio, Gianni.
Una notte, girovagando per Roma, incontra Sara, altra anima in pena… .
Recensione
Il torinese Mimmo Calopresti nel suo nuovo lavoro si mette completamente in gioco, riservando per sé la parte del protagonista; non potendo contare sulle sue non eccezionali doti d’attore, punta tutto –ogni tanto a ragione– sul carisma della sua presenza.
Alcune scene e situazioni e soprattutto certi dialoghi sono già visti e sentiti, stiracchiati, a volte addirittura irritanti (in particolare la distinzione, alla festa, tra ipocriti e cinici); ma forse l’intento è appunto quello di disturbare (anche se per altra via), di ripetere ciò che non si vuole ascoltare (Moretti però, che lavorò per il regista al suo esordio ne La seconda volta e si è già avvalso dell’aiuto di Heidrun Schleef in sede di sceneggiatura, lo direbbe meglio).
Il film, qua e là manierato, sospettabile di manicheismo e corredato di finte rivelazioni, non convince fino in fondo, è da smussare, tuttavia è più che sensato e si avvale di uno script imperniato sui flashback e attento ad alcune argute sfumature (tanto che è lecito dubitare di ciò che è accaduto a Sergio tra l’incidente e il pestaggio, assenteismo al cantiere in primis).
Questo viaggio attraverso il malessere odierno illustrato da più voci narranti riconduce solo parzialmente ad una riconciliazione religiosa: né è prova la rappresentazione, neanch’essa nuova, dell’aldilà.
Il personaggio di Gianni (Peppe Servillo, fratello di Toni e cantante degli Avion Travel, che interpretano, con echi di bossa nova, la pregnante “Piccolo tormento” in apertura e in chiusura), è ispirato al racconto di Ignazio Majore “La testa tra le mani”.
Vincent Perez (Francesco) è doppiato da Fabrizio Gifuni.