Il cuore altrove
- Pupi Avati
- Giancarlo Giannini, Giulio Bosetti, Neri Marcorè, Nino D'Angelo, Sandra Milo, Vanessa Incontrada
- Amazon Prime, Commedia, Da Riscoprire, Drammatico, Sentimentale
- Italia
- 24 January 2003
Video & Photo
Trama
Nello Balocchi è un uomo di 35 anni, timido e colto. Suo padre, sarto pontificio, ha caldeggiato il suo trasferimento da Roma a Bologna in qualità di professore in un liceo nella speranza che lassù trovi una donna con cui sposarsi.
Ospite della pensione della signora Arabella, l’insegnante divide una stanza con un mondano barbiere napoletano, che si rivela prodigo di consigli nella conquista del gentil sesso.
Anzi, fa di più: gli presenta la sorella maggiore della sua amante. Si tratta di una donna non vedente, abitante in un istituto; è qui che Nello conosce la sfortunata e bellissima Angela, cieca a causa di un incidente e ancora innamorata del suo ex-fidanzato Guido.
Recensione
Ancora una pellicola in costume ambientato a Bologna, ancora sentimenti difficili da ricambiare, ancora tristezza, sfiducia e tradimento (più nel senso di disillusione): è la confezione impeccabile, per la verità neanch’essa nuova, a salvare il lungometraggio dallo stereotipo “avatiano”, unita all’amalgama riuscito di un anomalo cast.
Oltre al valido Neri Marcorè, forse fin troppo frenato rispetto alla sua verve televisiva però assai adatto, soprattutto fisicamente, al suo tenero e sfumato personaggio (faccia e tono spesso monocordi, ma così dev’essere), ci sono uno strepitoso Giannini, un azzeccato D’Angelo (l’ipotesi di candidarlo a un Nastro o a un David non è tanto peregrina), una rediviva Milo, per tacere delle partecipazioni di Sani, Toppetti (un tempo bazzicava le trasmissioni domenicali), Longhi (la moglie “buzzicona” di Sordi in più di un film) e Romano (dei Trettrè).
A ben guardare, è la terza pellicola consecutiva di livello apprezzabile inanellata dal regista emiliano, dopo La via degli angeli e I cavalieri che fecero l’impresa, il che lascia ben sperare per gli impegni successivi.
La sceneggiatura avvalora la funzione dell’insegnamento, grande e purtroppo compromessa inclinazione di Nello, dimenticandosi peraltro, a circa due terzi del racconto, della pensione e dei suoi inquilini.
