
Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie
- Matt Reeves
- Andy Serkis, Gary Oldman, Keri Russell, Kodi Smit-McPhee
- Azione, Drammatico, Fantascienza, Thriller
- Stati Uniti
- 26 June 2014
Recensione
Rassegniamoci: il motion capture (la tecnica che permette di digitalizzare i movimenti e le espressioni degli attori, i quali poi vengono trasfigurati sullo schermo) è ormai parte integrante della settima arte, così com’è oggi; e Andy Serkis (già dietro a Gollum e a King Kong) ne è il suo validissimo alfiere.
Dopo aver dato corpo ed emozioni a Cesare, lo scimpanzé de L’alba del pianeta delle scimmie, eccolo rivestire ancora la pelliccia (virtuale) del primate e donargli un approfondimento psicologico, una forza e una correttezza assolutamente indispensabili per questo sequel di reboot (altro viziaccio ormai connaturato al cinema odierno).
Senza di lui il film del pur bravino Matt Reeves non avrebbe lo stesso spessore. Gli uomini? Ci sono anche loro, decimati da un’epidemia di cui sono ovviamente correi (l’azione si svolge una decina d’anni dopo gli eventi dell’originale), ridotti a colonie di individui immuni che cercano di ripristinare un minimo di condizioni di vivibilità.
Costruendo una diga per ricavare elettricità, per esempio; ma che succede se l’opera invade il territorio animale? L’evoluzione rapida delle bestie conduce a un’umanizzazione dagli effetti collaterali indesiderabili (doppiezza, sete di potere), ed è un aspetto che lo script di Mark Bomback, Rick Jaffa e Amanda Silver riesce a esplorare dovutamente, senza sottrarre mordente all’azione.
Le dinamiche che portano gli “illuminati” delle rispettive specie a riconoscersi e a dialogare sono il vero elemento di speranza in un plot purtroppo figlio del suo tempo.