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Trama

La giovane Violet vive in un paesino del New Jersey, si occupa del padre e lavora in una pizzeria. I geni non mentono. La madre aveva rinunciato alla carriera canora a causa di una forma acuta di fobia da palcoscenico, e la giovane Violet, nonostante affetta da simil sindrome, parte alla volta di New York dove cercherà di imporsi come autrice di canzoni.

Recensione

Film per teen-agers? Sicuramente. Romantico? Come l’involucro di un cioccolattino. Realistico? Come i capelli di Massimo Boldi. La nostra giovane Violet (Piper Perabo) dopo vari tentativi troverà un lavoro presso il Coyote Ugly, un pub alla moda, dove l’attrazione principale sono delle provocanti bariste che servono da bere ballando; in sostanza uno strip-lap dance-bar, gestito da Lil (Maria Bello, in TV Willy il principe di Bel Air e E.R. medici in prima linea) anch’essa ex provinciale sotto falsa identità. E per riempire i vuoti narrativi basta inserire un attore di spessore (in tutti i sensi), un John Goodman misurato e distaccato, purtroppo svenduto a una sceneggiatura degna di una soap opera.

Le canzoni in stile simil-Britney Spears sono affidate alla voce di LeAnn Rimes.

Sax Marmotta