Video & Photo

1 videos

Trama

Studente da sette anni al Coolidge College, Van Wilder è popolarissimo presso i colleghi per l’organizzazione di feste goderecce.

Proprio mentre la giovane giornalista Gwen Pearson è suo malgrado incaricata dal capo Elliot di scrivere un pezzo sul fenomenale allievo (che naturalmente non tocca libro da tempo immemorabile), costui, che agisce in collaborazione con l’inseparabile Hutch e con lo zelante neo-assistente di origine indiana Taj Mahal, viene colto in flagrante dal ricco padre, il quale, deluso, gli comunica che non pagherà mai più una retta universitaria.

Messo alle strette, Van decide di mantenersi a suon di party, ma l’incontro con Gwen, fidanzata con il tronfio laureando in medicina Richard Bagg, lo sta cambiando.

Proprio Bagg cerca di troncare tale incipiente e pericoloso idillio sul nascere.

Recensione

A dispetto del pesante (e stupido) titolo italiano, si tratta di una commediola (nessuno lo nega, di pochissime pretese) moderatamente divertente e addirittura, in parecchi punti, politicamente corretta, forse più vicina allo spirito ribaldo di Animal House e Porky’s che a quello scanzonato di American Pie; e ciò nonostante la presenza di alcuni nomi cari ai fratelli Weitz, quali la graziosissima Tara Reid (Gwen) e Chris Owen (l’aspirante suicida), la scritta-imitazione sul manifesto nostrano e l’inserimento di almeno un paio di sequenze che mettono effettivamente alla prova gli stomaci più forti (questa sarebbe la vera costante).

Dunque, la meta prefissa –provocare– forse non è stata raggiunta dal regista Walt Becker, che può comunque contare sul giovane protagonista di talento Ryan Reynolds, somigliante ad un Jim Carrey con molte meno capacità mimiche e smorfiose.

A proposito di un paio di attori il cui cognome è Scott, Seann William e Tom Everett: Daniel Cosgrove (Richard), con il suo sorriso maligno, ricorda molto il primo (altro habitué della “torta di mele”), mentre il secondo recita in un ruolo importante (Elliot) ma non accreditato.

Max Marmotta