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Recensione

Serie televisiva italiana del 2024, prodotta da The Apartment e Matteo Rovere per Groenlandia, “Supersex” è ispirata alla vita della celebre star del cinema per adulti Rocco Siffredi (Alessamdro Borghi). La serie segue il percorso di un giovane ragazzo di Ortona che, con il passare degli anni, si trasforma in una delle più grandi icone del mondo dell’intrattenimento per adulti.

Alessandro Borghi si distingue per la sua straordinaria interpretazione nel ruolo di Rocco Siffredi, catturando perfettamente l’essenza e la complessità del personaggio. La sua performance è coinvolgente e autentica, trasmettendo la struggente umanità dietro la patina (anche perversa) pubblica di un’icona del sesso.

La trama di “Supersex” si snoda attraverso una serie di eventi che raccontano la vita di Rocco Siffredi, dall’ascesa alla fama fino alle sfide personali e professionali (anche “penose”) che deve affrontare lungo il cammino. La serie esplora senza timori la sessualità umana e le sue molteplici sfaccettature, offrendo uno sguardo intimo e provocatorio sul mondo del porno.

I personaggi secondari (Gaia Messerklinger nel ruolo di Moana Pozzi, Adriano Giannini, Jasmine Trinca e Mario Pirrello su tutti) contribuiscono alla narrazione, arricchendo la trama con le loro storie e interazioni. La direzione di Matteo Rovere e degli altri registi è solida, mantenendo un ritmo coinvolgente e una cinematografia accattivante.

Tuttavia, nonostante i suoi punti di forza, “Supersex” presenta alcune debolezze, soprattutto nella coerenza narrativa e nello sviluppo dei personaggi minori. Alcuni episodi possono risultare troppo enfatici o prevedibili, compromettendo l’effetto complessivo della serie.

In conclusione, “Supersex” si distingue come una produzione ambiziosa e coraggiosa che affronta temi complessi con franchezza e sensibilità. Grazie principalmente all’interpretazione magistrale di Alessandro Borghi e alla sua capacità di portare sullo schermo la complessità emotiva di Rocco Siffredi.

Sax Marmotta