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Recensione

Un horror che attinge a piene mani alla tradizione del paranormale e che sfoggia delle particolari locations: le pendici dell’Etna.

Lo dirige il giovanissimo Giovanni Marzagalli, in arte John Real, autore in precedenza di un altro piccolo thriller, Native, e di vari corti realizzati già durante l’adolescenza.

Il plot non è nuovo: una coppia in crisi (Elaine Bonsangue e Matteo Tosi) a causa di un aborto (ma lei è di nuovo incinta ed esita a dirlo al suo compagno per non illuderlo) partecipa a un’escursione con la di lui sorella (Tania Bambaci), taciturna e scontrosa, e degli amici (stereotipati), ovvero l’allegrone (Riccardo Flammini), la facile (Antonella Salvucci) e la sensibile (Lara Brucci).

La notte trascorsa nei boschi rivela un’inquietante presenza (con un passato). Due esperti (Elisabetta Pellini e Salvatore Lazzaro) provano a ricostruire l’accaduto a posteriori. Il film, dunque, non riserva grandi sorprese e non spaventa davvero. Però, come qualche altro prodotto del genere che riesce a fare capolino in sala, è la dimostrazione che una passione autentica può dar luogo a prodotti perlomeno dignitosi nella loro voglia di omaggiare il più classico cinema del brivido.

In attesa di crescita.

Max Marmotta