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Trama

Sin da piccolo, cioè da quando la madre era ancora viva, il romagnolo Orfeo coltiva il sogno di diventare un cantante di balera, anche se il padre vorrebbe che lo affiancasse nel commercio di sanitari.

Cresciuto, il giovanotto ha il suo gruppo, formato dal barbiere fisarmonicista zio Sorriso, dal meccanico batterista Scintilla (che pena per amore di Irene), nonché dallo scontroso Galvan e, più tardi, dallo sfuggente fratello Ivan.

Rincontra improvvisamente la sua amica d’infanzia Pamela, appena licenziata da un ristorante e in cerca di ospitalità.

A causa di una partita a briscola persa, la ragazza si esibisce con il compare durante una serata. Il successo è strepitoso, le occasioni per suonare si incrementano e perfino il genitore del performer si ammorbidisce; anzi, si entusiasma, decidendo di investire sui Califfi del Liscio (questo il nome del complessino) e puntando addirittura alla partecipazione al celeberrimo Casadei Day.

Intanto, tra Orfeo e Pamela è sbocciato un fugace amore, che porta la seconda ad eclissarsi d’un colpo.

Fatto che, ovviamente, incide… .

Recensione

Commedia da balera (di per sé una novità) dall’avvio carino, che poi diventa così così per rivelarsi definitivamente fiacca.

Ovvero, come lanciare un’idea simpatica, definire almeno quattro personaggi –l’accentratore Orfeo (De Luigi, aspirante al dramma, pure sceneggiatore e paroliere), incapace di considerare gli altri per realizzare i propri sogni, l’inaffidabile Pamela (sempre gradevole Dazzi, evidentemente reduce da Emma sono io), continuamente pronta a scappare, il crucciato padre (Colangeli, vera rivelazione del film) e l’instabile Scintilla (Ravello, ancora “schizzato” e chissà perché ateo)– e lasciare che siano loro a portare avanti la trama, a spintoni, con gli strappi narrativi che possono conseguirne.

E meglio tacere sulla consistenza del finale. Insomma, niente di concreto da dire, se non che il liscio è una forma d’arte, un credo con molti adepti nella sua terra d’origine, e che perciò va rispettato e, magari, conosciuto.

Non è abbastanza, soprattutto se il debuttante nel lungometraggio (proviene dal video musicale) Davide Cocchi ha intenzione di perseverare in una carriera cinematografica.

Naturalmente, Raoul Casadei recita nel ruolo di se stesso.

Max Marmotta