Video & Photo

1 videos

Trama

In un futuro immaginario il rollerball è uno sport pericoloso e violento che consiste nella conquista di una sfera d’acciaio da tirare in una specie di canestro.

Le squadre sono formate da motociclisti e pattinatori bardati di tutto punto. Jonathan Cross è un giovane campione arrivato al successo in poco tempo, grazie al consiglio dell’amico e ora compagno Marcus Ridley.

Con loro gioca anche la grintosa Aurora, che ha una relazione segreta con Jonathan. Gli incontri del team americano previsti in Asia centrale sono organizzati dal perfido Alexei Petrovich, particolarmente interessato agli ascolti e alle loro danarose impennate.

Il furfante, da quando ha scoperto l’alto gradimento degli incidenti, si industria per provocarli. Va da sé che gli atleti non ci stanno.

Recensione

Dopo Gioco a due (da Il caso Thomas Crown), John McTiernan gira un altro remake (pubblicizzato da circa due anni) ispirato a una pellicola (omonima e risalente al 1975, un po’ sopravvalutata) di Norman Jewison.

Nel contesto cinematografico a stelle e strisce di un trentennio fa, Rollerball, dotato di una peculiare visione pessimistica dell’avvenire, descritto nella sua corruzione e degenerazione, aveva una cospicua ragion d’essere; adesso, sembra la scusa alquanto puerile per propinarci l’ennesimo giocattolone hollywoodiano in cui l’approfondimento caratteriale cede le armi alla frenesia (montata a volte confusamente) dell’azione.

Difficile rimanere coinvolti da situazioni piuttosto banali o indignarsi per la scontata cattiveria di Jean Réno/Petrovich, visibilmente fuori posto (così come il valido attore indiano Naveen Andrews).

Ci si può consolare con la notevole presenza di Rebecca Romijn-Stamos, ma non è molto.

Max Marmotta