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Trama

Condannato ad una vita criminale asfittica (recupera crediti e ricatta per conto del suo capo Louis), Larry Gigli riceve un incarico importante: rapire Brian, fratello minus habens di un procuratore distrettuale che tiene in scacco il boss Starkman, proprio allo scopo di intimidire il giudice.

Il giovane esegue, ma non gode della fiducia del suo “superiore” (e del resto neanche di sua madre), perciò gli viene messa alle costole, a sua insaputa, la sensuale Ricki (così dice di chiamarsi), temibile sicario.

Contrariato, come se non bastasse il comportamento giocherellone del tenero Brian, Larry, che sopporta pure l’indesiderata visita del detective Jacobellis, tenta di sedurre la collega; ma costei è lesbica, e fila con l’irritabile Robin.

Recensione

In questo pasticcio che aspirerebbe ad essere una commedia gialla e che ha subito numerosi, ed inutili, rimaneggiamenti in sede di montaggio dopo i disastrosi previews americani (guarniti di pompatissimo gossip sulla relazione tra i due protagonisti), le performance migliori appartengono, paradossalmente, agli sconosciuti Justin Bartha (Brian) e Lenny Venito, i cui ruoli sono stati scritti dal regista Martin Brest, in caduta libera (carriera ormai segnata?) dopo il fluviale Vi presento Joe Black, con il minimo necessario di cura.

Il resto è francamente un disastro, malgrado una Lopez fisicamente splendida come non accadeva dai tempi di Out of Sight: sconclusionato, volgare, noioso, dotato di scene interminabili e dialoghi che definire inconsistenti sarebbe già gentile (vedi la sequenza con Walken, effettivamente al di sotto di quella con lo strabordante Pacino); uno di quei film addirittura pericolosi per l’affezione del pubblico cinematografico (benché, purtroppo, è più facile che qualcuno si diverta con un simile errore che con il raffinatissimo I Tenenbaum).

La coppia Affleck-Lopez ricomparirà in Jersey Girl di Kevin Smith, quindi già svantaggiato al botteghino.

Max Marmotta