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Trama

Nico è un ragazzo della periferia di Milano, con genitori separati e una sorella che studia a Roma. Divide la sua giornata tra il lavoro (fa le pulizie nel nightclub di un losco uomo d’affari cocainomane), gli amici e la band degli SF.

Quando uno dei componenti, Mosè, sceglie l’eroina invece della musica, Nico, profondamente deluso, si getta tutto alle spalle e rinuncia pure a scrivere.

L’amicizia stretta con il dj Ray, che nel frattempo corteggia sua sorella, gli farà cambiare idea.

Recensione

Il primo album degli Articolo 31, dal titolo “Strade di città”, risale al 1993, e da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: dagli scambi culturali con la scuola americana ai campionamenti di Natalino Otto, fino alla scalata della charts italiane.

Senza filtro sembra essere animato proprio dallo spirito del loro esordio musicale: l’intenzione di raccontare le proprie origini, con la piena consapevolezza di non essere attori.

Ed ecco la periferia milanese con condomini-caserme, graffiti metropolitani, funky, hip-hop, spinelli e eroina, affrontati e descritti con una tale retorica da far passare in secondo piano il ruolo della musica quale inevitabile testimonianza di una nobilitante ribellione.

Buona parte del cast tecnico proviene dai Funky Spaghetti Laboratori, specializzati finora in videoclip, mentre la colonna sonora è curata dagli stessi Articolo 31, Individuals, Reggae National Tiket, Pooglia Tribe e Gemelli Diversi.

Di rara tristezza la breve apparizione di Albertino.

Sax Marmotta