
Smetto quando voglio
- Sydney Sibilia
- Edoardo Leo, Libero De Rienzo, Lorenzo Lavia, Neri Marcorè, Paolo Calabresi, Pietro Sermonti, Stefano Fresi, Valeria Solarino, Valerio Aprea
- Amazon Prime, Commedia, Da Riscoprire, Netflix
- Italia
- 6 February 2014
Recensione
Il debuttante Sibilia sente l’aria che tira (tra crisi cronicizzata e voglia di ridere al cinema) e meglio di altri assesta una commedia (scritta da lui) al contempo scoppiettante e calibrata, piena di belle trovate (che funzionano già nell’ottimo trailer, nel manifesto, nello slogan “rubato” in piazza) e coerente nell’uso filtrante di una lente in fondo solo relativamente deformante.
Neurobiologo alla canna del gas, stufo di aspettare la “grazia” del posto fisso (perfetto il prof votato al clientelismo Sergio Solli) e di sentirsi in difetto con la moglie (Valeria Solarino), Edoardo Leo scopre per caso che non tutte le droghe sono illegali (almeno finché non le si cataloga) e si risolve a sintetizzarne una con l’aiuto del restio chimico/sguattero Stefano Fresi.
A questo punto, ci vuole un piano di smercio, e qui interviene l’economista/giocatore d’azzardo Libero De Rienzo.
Per muoversi nel buio, poi, chi c’è meglio di due latinisti che fanno i benzinai notturni (Aprea e Lavia).
Per creare approcci ottimali con i potenziali acquirenti c’è l’antropologo in bolletta Pietro Sermonti, mentre gli spostamenti tra laboratori e discoteche sono garantiti dal furgoncino del Comune in dotazione all’archeologo Pietro Calabresi, finito a dirigere cantieri urbani.
Tutto risolto? Macché, si tratta pur sempre di un’attività clandestina, i cui redditi sono difficili da amministrare oculatamente.
Senza contare che il boss di zona, il temibile Neri Marcorè, non gradisce la concorrenza… Come si sarà capito, fondamentale è l’apporto degli attori.