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Trama

Kate è la direttrice di una prestigiosa scuola inglese e nonostante la sua avvenenza è single (anche se il pastore Gerald le fa la corte); Janine lavora in polizia e ha un figlio adolescente; Molly, tre matrimoni alle spalle, fa il medico ed è parecchio inacidita dalle proprie esperienze negative.

Le tre amiche sulla quarantina si riuniscono una volta a settimana per raccontarsi, con complicità, le disavventure sentimentali degli ultimi giorni.

Quando nella parrocchia della comunità capita l’organista venticinquenne Jed, arriva lo scossone; il ragazzo, ex-alunno di Kate, intesse una relazione segreta con lei.

Quando le comari vengono a saperlo, fanno di tutto per levarle dalla testa l’idea delle nozze; la più accanita naturalmente è Molly.

Recensione

Sarebbe una di quelle commedie al femminile (nelle quali l’affetto può degenerare in invidia e scorrettezza) che riempiono gli schermi due-tre volte l’anno, con gag simpatiche e valide attrici che fanno a gara per rubarsi la scena, connotate da un cinismo ribaldo inserito per scuotere le platee solitamente attempate che frequentano il genere (e per piacere anche agli altri), se all’improvviso non virasse in dramma.

Nulla contro la convivenza di due generi opposti, ma il tono generale dell’opera, anche leggermente surreale, viene così sovvertito per lasciare il posto ad un alone di tristezza abbastanza inadeguato.

Il lungometraggio, ad ogni modo, supera la media omologata e può contare su un paio di trovate che valorizzano la musica: la spiegazione di Jed, semplice ma calzante, delle melodie commoventi e i sottofondi ai racconti delle tre protagoniste.

Max Marmotta

Qualche consiglio