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Trama

Dopo un periodo di burrasca, Joe e Sally si sono riconciliati. Lui è uno scrittore che ha da poco finito di adattare e si accinge a dirigere per il cinema un suo best seller; lei un’attrice che sta attraversando un momento nebuloso.

Organizzano una grande festa per il sesto anniversario di matrimonio e invitano nella loro lussuosa villa conoscenti e colleghi: l’apprensiva Clair e suo marito Mac, regista della commedia che Sally sta girando, nonché il co-protagonista della stessa, Cal, con sua moglie Sophia e i loro due bambini; e poi ancora la coppia formata da Judy e Jerry, amici di famiglia, Gina, confidente di Joe, Skye, futura protagonista del suo film, Panes, molto legato a Sally… Fra gli intervenuti spiccano Ryan e Monica, vicini di casa in aperta polemica con i loro ospiti a causa del chiasso provocato dal cane di questi ultimi, Otis.

Recensione

Non capita tutti i giorni di veder esordire due attori capaci e sensibili (al di là delle loro scelte non sempre felici) nella regia (si erano sfiorati sul set di Eyes Wide Shut, dal quale la Leigh fu in seguito cancellata), nonché nella scrittura del copione e nella produzione.

Film corale, cinema da camera con influssi teatrali, satira sul mondo dello spettacolo e sulla degenerazione e le frustrazioni dei suoi divi, bilancio esistenzial-professionale in stile Il grande freddo: sono tanti gli schemi già visti sfruttati dalla pellicola, girata in diciannove giorni con tecnica digitale.

Si ricorre anche, e non solo nella finzione, ad elementi autobiografici: ne è un esempio la presenza della famiglia Kline al completo.

Il tutto può piacere (grazie pure ai bravi interpreti) o no, certo è disomogeneo. L’impennata drammatica che caratterizza la fine e conduce ad una sensata circolarità della storia è in leggero disaccordo con il resto.

Probabilmente, c’era troppa carne al fuoco. La voce di Lucy, sorella di Joe, è di Sadie Frost; le musiche recano la firma di Michael Penn.

Max Marmotta