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Trama

Braccato dai cacciatori di taglie, detti Merc, il pluriomicida fotosensibile Richard B. Riddick scopre di essere stato tradito da un amico, un Imam che vive nel pianeta Helion, il quale avrebbe rivelato il suo nascondiglio.

In realtà Helion, secondo la profezia dello spirito elementale Aereon, ha bisogno dell’aiuto del ricercato, il quale è un superstite della razza di guerrieri Furiani, gli unici in grado di arrestare l’avanzata dei feroci Necromonger, tristemente noti per avere sterminato intere dinastie.

Sotto la guida di Lord Marshal, hanno infatti occupato più di un pianeta e ucciso tutti coloro che non si convertivano alla loro religione.

Recensione

A cinque anni dal piccolo cult Pitch Black, Vin Diesel torna a vestire i panni del primo e migliore tra tutti gli outlaw heroes finora interpretati, garantendo inoltre il suo cospicuo contributo al budget di 105 milioni di dollari stanziato dalla produzione.

Un seguito ipertecnologico quindi, veicolo per propinare una ridda di effetti visivi che stridono con le idee semplici ed efficaci dell’ episodio pilota.

Un ritorno in prima classe che testimonia il successo di nicchia di Riddick, nato come un personaggio secondario e diventato poi anche protagonista di un videogioco e di un cartone animato.

Ma la buona mano di Twohy e l’ispirazione di Diesel –per la seconda volta insieme– permettono la realizzazione di un prodotto di mercato tutto sommato gradevole, per lo più incentrato sull’ironia da B-movie e su un’azione ritmata su larga scala.

E in fondo si possono perdonare le scenografie e il prologo presi in prestito da Il signore degli anelli.

Sax Marmotta

Qualche consiglio