
The Tree of Life
- Terrence Malick
- Brad Pitt, Hunter McCracken, Jessica Chastain, Sean Penn
- Amazon Prime, Drammatico, Fantasy
- Stati Uniti
- 18 May 2011
Recensione
Tagliato il traguardo del quinto lungometraggio in “appena” 38 anni di attività (in controtendenza, ha già ultimato il sesto, ancora senza titolo), Terrence Malick, cineasta schivo per eccellenza (non ha nemmeno ritirato la Palma d’Oro assegnatagli pochi giorni or sono dal festival di Cannes), prosegue il suo personalissimo percorso di osservatore dei comportamenti umani, immersi nella natura e in un certo senso subordinati a essa, alla sua maestà, al suo impetuoso incedere, alla sua spontanea e inarrestabile evoluzione, aggiungendo, nella fattispecie, uno sguardo sconsolato dalla (e non sulla) contemporaneità.
A tal proposito, è la prima volta che il regista esplora, seppure brevemente, il dispersivo universo moderno, ma è una digressione che trasfonde in un viaggio onirico, verso una dimensione (forse) ultraterrena, parentesi duratura che, insieme ad altre, rischia di scontentare coloro che dal cinema si aspettano nettezza di significato.
L’autore nella sua analisi composta di immagini non ci risparmia nessuna angolazione, improvvisandosi (ma neanche troppo) geologo, geografo, astronomo, storico, zoologo, botanico, antropologo.
In quest’ultima veste sembra accostarsi a una famiglia come tante di oltre mezzo secolo addietro, padre impiegato nell’aviazione (Pitt, pure produttore), rigido educatore di tre figli maschi, madre sorridente e appartata, silenziosamente prona al ruolo che la società dell’epoca le ha riservato.
Il maggiore della progenie, di fronte all’ineluttabilità del quotidiano e dei drammi con cui bisogna fare i conti, comincia a essere roso da dubbi sull’etica, sulla religione, sull’autorità.
Fino all’età adulta. Non è né Bergman (infatti la cinepresa è in movimento costante) né Kubrick (riguardo al côté “fantascientifico”): è Malick.
Basta ascoltarne i sussurri misti al fruscio delle foglie… .