
Tropic Thunder
- Ben Stiller
- Ben Stiller, Jack Black, Jeff Kahn, Robert Downey Jr.
- Amazon Prime, Avventura, Azione, Commedia, Guerra
- Germania, Regno Unito, Stati Uniti
- 9 August 2008
Recensione
Ben Stiller è da tempo assurto al rango di comico di richiamo, sebbene spesso il meglio dei suoi film sia proditoriamente riassunto, e rovinato, dai trailers.
Se però si occupa pure della regia, il discorso si fa più interessante. Già, perché nel suo alquanto sofisticato esordio del 1994, Giovani, carini e disoccupati, il nostro si riservò un ruolo di secondo piano; nel successivo, grottesco e meno riuscito Il rompiscatole (1995), mattatore assoluto Jim Carrey, si limitò a un cameo, mentre del demenziale Zoolander (2001) fu protagonista indiscusso.
Questo per sottolineare che Stiller non ha fretta, conosce le infinite sfumature della commedia e vi si cimenta a mo’ di sfida, spostando di conseguenza il suo mobile corpo attoriale a seconda dei casi.
A conferma della teoria, in Tropic Thunder si circonda di comprimari di lusso (svettano Black e Downey, tuttavia il truccatissimo e scurrile Cruise è il vero atout della pellicola) per comporre quella che a uno sguardo distratto – si tratta di una troupe finita in mezzo a un conflitto indocinese, scambiato per il proprio set – sembra la parodia del glorioso e un po’ desueto genere bellico hollywoodiano (e per estensione dei sistemi produttivi e dello star-system in generale), ma che, osservando più attentamente, sconfina in concetti tutt’altro che banali (per quanto non inediti, prendi ¡Tre amigos!) su verità, apparenza e finzione, recitazione o mera artificiosità comportamentale a cui è incline l’uomo, dunque naturalmente portato a indossare una maschera, o a farlo credere, o perfino a immaginarselo.
Declinando tale assunto, ogni personaggio reca un’identità (anche fasulla). Meta-meta-cinema, insomma, tuttavia non così spassoso come era lecito aspettarsi considerando il probabile obbiettivo principale.
Colpa, fra l’altro, dell’intraducibilità di qualche gag verbale.