
Verità apparente
- Adam Brooks
- Blythe Danner, Cameron Diaz, Camilla Belle, Christopher Eccleston, Isabelle Pasco, Jordana Brewster, Moritz Bleibtreu, Patrick Bergin
- Drammatico
- Stati Uniti
- 23 February 2001
Trama
San Francisco, 1976. Prossima agli studi universitari, la diciottenne Phoebe decide, contro il parere della madre, di fare un lungo viaggio in Europa utilizzando il denaro lasciatole in eredità dal padre, pittore mancato.
Il suo scopo è ripercorrere le tracce della sorella defunta, l’idealista Faith, partita sette anni prima e suicidatasi inspiegabilmente in un villaggio portoghese.
Basandosi sulle cartoline ricevute a suo tempo, Phoebe va prima ad Amsterdam, quindi a Parigi, dove rincontra Lupo, allora fidanzato della scomparsa.
Grazie a lui, apprende i particolari di uno spostamento a Berlino che diede luogo alla frequentazione dei membri di una cellula terroristica, cui fece seguito l’estrema tappa lusitana.
Tra un racconto e una sorpresa, Lupo si convince ad accompagnare la ragazza.
Recensione
Un drammatico road-movie con presunte venature gialle ed una vacua parentesi romantica: così si presenta questa non esattamente irrinunciabile opera di Adam Brooks, che l’ha anche sceneggiata, arrivata da noi più per la notorietà della Diaz (oltretutto spacciata come la protagonista, e non lo è, di un inesistente thriller: analizzate manifesto, trailer, scritte e titolo italiano, che richiama Le verità nascoste) che per meriti oggettivi.
Il plot non è neppure infame, e l’intuizione di stabilire sinteticamente con l’ultima immagine quale fondamentale differenza, in fatto di responsabilità, intercorresse tra le due sorelle (preclusiva dei loro destini) si rivela ottima.
Ma è troppo tardi, anche perché il carattere principale, Phoebe (Jordana Brewster di Fast and Furious), si rivela antipatico e inopportuno sin dalle prime battute.
Tra l’altro, rimane un’ingiustificata ombra di dubbio sull’episodio dell’anello. Ci si può consolare comunque con Lupo (un discreto Christopher Eccleston), personaggio-chiave interessante in quanto intriso di dubbi e crucci umani.