
Via dall’incubo (Enough)
- Michael Apted
- Billy Campbell, Jennifer Lopez, Juliette Lewis, Tessa Allen
- Drammatico, Thriller
- Stati Uniti
- 21 May 2002
Trama
Slim serve ai tavoli in un fast food. Un giorno conosce un cliente che si mostra gentile con lei, e in breve i due si sposano. Mitch, questo il nome dell’uomo, sembra un marito affettuoso e, quando nasce Grace, un padre premuroso; ma quando si scopre che è un adultero, emerge anche il suo carattere violento.
Slim tenta di abbandonarlo fuggendo con la bambina, ma il coniuge la vuole ancora con sé e, dato che ne ha le possibilità (è un imprenditore danaroso), la fa braccare da specialisti con pochi scrupoli.
Nulla possono la polizia, gli amici della donna (la collega Ginny e il compagno di studi Joe) e neppure il ricco genitore ritrovato, Jupiter.
Non rimane che fermarsi, attrezzarsi e affrontare il nemico a viso aperto.
Recensione
Di primo acchito, si può concedere a Michael Apted una parte iniziale girata con discreto mestiere (più convincente che in Enigma), con un ruolo centrale che poteva piacere a Julia Roberts (fortunatamente non è andato a lei, ma sull’inferiorità del livello recitativo della Lopez, anche lei in un contesto migliore di quello di Angel Eyes, non c’è alcun dubbio).
Però, soffermandosi, al di là di un risvolto eccessivamente repentino (l’autodifesa) e al contempo scontato poiché ultra-preannunciato dalla pubblicità, si intravede nel finale una discutibile morale di fondo (colpa dello sceneggiatore, figlio di Elia Kazan).
Questo avviene non tanto perché il personaggio di Slim non abbia il sacrosanto diritto di proteggere se stessa e la sua bambina (per la verità, alquanto dura da traumatizzare!) dalla crescente e pericolosa prepotenza del marito, quanto per la descrizione poco credibile di quest’ultimo, di una doppiezza e soprattutto di una bieca stupidità tali da renderlo in certi momenti macchiettistico (a proposito: potrebbe un individuo facoltoso di tale mentalità permettere alla sua compagna di continuare a fare la cameriera?).
Relativo, quindi, il merito di avere ripescato dal dimenticatoio l’attore che lo impersona, il Billy Campbell di Rocketeer; e, visti i cliché della sua parte, qualcosa di analogo si potrebbe dire per Dan Futterman (Piume di struzzo, Big Fish), alias Joe.
La protagonista canta (è ovvio) un solo brano della colonna sonora, mentre quello con lo stesso titolo (originale) del film è eseguito da Aimée Mann.