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Trama

Tenoch e Julio sono due adolescenti benestanti amici per la pelle, con la fissazione del sesso. Durante un matrimonio conoscono la bella spagnola Luisa, moglie di Jano (cugino del primo) e la avvicinano invitandola spavaldamente ad una gita su una spiaggia meravigliosa, detta la Bocca del Cielo.

In realtà non hanno idea di dove si trovi, ma non si aspettano di certo che la donna, furibonda per un tradimento del marito, li contatterà per accettare la proposta.

Recensione

Un road movie piuttosto piccante ma ben scritto dal regista e montatore (e produttore) Alfonso Cuarón, libero dai dettami hollywoodiani di Paradiso perduto (comunque già visivamente interessante), con il fratello Carlos; la sceneggiatura è valsa loro il Leone a Venezia, mentre i due bravi interpreti Diego Luna e Gael García Bernal, che si conoscono effettivamente da molto tempo (sullo schermo traspare), si sono aggiudicati il premio Marcello Mastroianni.

L’atmosfera irriverente rimanda all’iberico Krámpack, ma i due film differiscono per implicazioni e risvolti, che qui a qualcuno sembreranno fuori luogo.

La storia è narrata, con un linguaggio appropriatamente elegante che cozza volutamente con quello colorito dei dialoghi, dalla voce dell’attore di Profundo Carmesi Daniel Giménez Cacho (in italiano è Carlo Valli), che aggiunge informazioni apparentemente irrilevanti sul passato e sul destino –anche a breve scadenza– di quasi tutti i personaggi di passaggio, siano essi presidenti o maiali, trascurando di proposito Luisa (l’indimenticata Maribel Verdú di Amantes).

L’intento di diramare così la trama spiazza ma contribuisce, paradossalmente, a disegnare più marcatamente i caratteri principali.

Max Marmotta