
Trama
Raccolta di interviste (in cui si ripercorre l’infanzia e la gioventù), dichiarazioni, declamazioni di poesie, spezzoni di film di Pasolini.
Un percorso che comincia dal luogo della sua morte, dove vengono interpellati alcuni bambini, e passa attraverso i pareri e le opinioni di alcuni fra i suoi più cari amici, primo fra tutti il senatore Paolo Volponi, scrittore egli stesso.
Recensione
Pasolini che riconosce il valore della provocazione, da lui più volte utilizzata; che ripercorre i momenti politici a cui ha assistito nella sua vita (a tal proposito, parecchie sono le immagini di repertorio di vario genere, dai cortei fascisti alle datate opinioni di personaggi oggi celebri); che distingue attentamente il progresso, che ha in sé una valenza positiva, dallo sviluppo, spesso selvaggio e scriteriato; che sfida a calcio nell’anno della sua morte, mentre girava Salò, Bertolucci e la troupe di Novecento: Laura Betti, attrice e grande amica del poeta-regista, ha confezionato un documentario sommesso eppure vibrante, inizialmente avvolto da una luce livida e mesta, un film fondamentale per la memoria.
Operazioni così, incentrate sulle poche figure veramente di peso del secolo scorso, andrebbero incoraggiate e rinnovate almeno ogni lustro.
Assistente alla regia, oltre allo sceneggiatore Pasquale Plastino, ultimamente collaboratore di Verdone, è, incredibilmente, Paolo Costella (Tutti gli uomini del deficiente, Amore con la ‘S’ maiuscola).