
La famiglia della giungla
- Cathy Malkasian, Jeff McGrath
- Flea, Lacey Chabert, Rupert Everett, Tim Curry
- Animazione, Avventura, Famiglia
- Stati Uniti
- 20 December 2002
Trama
Singolare la vita della piccola Eliza Thornberry: vive su un camper che si sposta attraverso l’Africa con i genitori documentaristi Nigel e Marianne (ai quali si aggiungono ogni tanto i nonni Radcliff e Cordelia), con l’apatica sorella Debbie, con il fratellino adottivo (e selvaggio) Donnie e con lo scimpanzé Darwin.
Con quest’ultimo, come con tutti gli altri animali, la ragazzina riesce a comunicare, grazie ad un dono fattole per gratitudine da uno sciamano; ma questa sua capacità deve rimanere segreta, o svanirà.
Quando il cucciolo di ghepardo Tally, a lei affidato dalla madre Akela, viene rapito sotto i suoi occhi da alcuni bracconieri, la sconsolata Eliza viene mandata in un collegio londinese, nella speranza che si riprenda.
Accompagnata sotto mentite spoglie da Darwin, la bambina dopo avere fatto la conoscenza dell’ostile Sarah e di altre coetanee, riparte per far fronte ai sensi di colpa.
Alla sua famiglia si aggiungono per l’occasione la guida Boko e gli strani esploratori Sloan e Bree.
Recensione
Tratto da una celebre serie televisiva della Nickelodeon di Gabor Csupo e Arlene Klasky (gli stessi responsabili degli scatenatissimi e non allineati Rugrats) e concepito in modo da essere autonomo dalle puntate per il piccolo schermo (grazie al prologo), il film ha un contenuto ecologista (vedi anche i titoli di coda dal vivo) mica da buttar via, senz’altro di forte presa per il pubblico dei giovanissimi.
Un’avventura educativa, dunque, politicamente corretta ma pur sempre in barba alle carinerie disneyane; i personaggi, infatti, sono connotati da tratti pressoché caricaturali (come vuole il loro marchio), hanno teste enormi e corpi gracili, benché non perdano, forse proprio per quest’esaltazione del difetto, il loro aspetto sostanzialmente umano.
Tale ardua scelta stilistica può compromettere l’interesse iniziale dello spettatore, che però viene in seguito catturato dall’efficace sceneggiatura.
All’interno della pellicola, la canzone di Paul Simon “Father and Daughter”, a onor del vero meno orecchiabile di tante altre scritte dall’autore, ha ricevuto addirittura una nomination all’Oscar.