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Trama

Daniel Ocean, in libertà vigilata, contatta l’amico e collega Rusty Ryan, insegnante di poker, per organizzare un colpo mai tentato prima.

Si tratta di svaligiare tre dei casinò più importanti di Las Vegas, appartenenti a Terry Benedict, il Bellagio, il Mirage e l’MGM Grand, che custodiscono tutto il denaro in un unico caveau.

Il bottino, di oltre 160 milioni di dollari, e gli elaboratissimi sistemi di sicurezza spingono i due complici a reclutare gli otto migliori truffatori su piazza e un finanziatore, Reuben Tischkoff, da anni in attrito con Benedict che è anche fidanzato con l’ex-moglie di Daniel, Tess.

Recensione

Ocean’s Eleven non va preso troppo sul serio, esattamente come l’originale Colpo grosso (1960, di Lewis Milestone), del quale è il remake e il cui intento era celebrare il fascino e la goliardia di un indimenticabile gruppo di amici-attori-cantanti-ballerini, detto Rat Pack, che faceva capo a Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis jr. Soderbergh, un po’ latitante come regista ma non come direttore della fotografia, gira un film dinamico, lacunoso nelle caratterizzazioni quanto il predecessore e, di conseguenza, affidato interamente al carisma e alla simpatia degli interpreti.

Due ore di puro intrattenimento, con l’eccezionale colonna sonora del dj-compositore David Holmes, a metà strada tra funky, jazz e dance, e coi ritrovati Elliott Gould (Reuben), Carl Reiner (Saul) e Andy Garcia (Terry), perfetta sintesi di Don Corleone e Sam “Asso” Rothstein.

Sax Marmotta