
Looney Tunes: Back in Action
- Eric Goldberg, Joe Dante
- Brendan Fraser, Heather Locklear, Jenna Elfman, Steve Martin
- Animazione, Commedia, Cult Movie, Famiglia, Netflix
- Germania, Stati Uniti
- 14 November 2003
Trama
Stanco di fare sempre la figura del perdente a beneficio del coniglio Bugs Bunny, l’anatra Daffy Duck vorrebbe convincere la Warner a rivedere il suo contratto e ad affidargli un ruolo da smagliante protagonista.
Per tutta risposta Kate Houghton, neo-responsabile della sezione commedie, lo butta fuori; l’addetto alla sicurezza D.J. Drake, aspirante stuntman, che dovrebbe portarlo via, si rende complice involontario di uno dei tanti disastri combinati dal cartoon, perdendo il posto a sua volta.
L’uomo è figlio del divo di spy movies Damien Drake, in realtà un agente segreto sotto copertura, che, trovandosi nei guai, lo contatta chiedendogli di ritrovare la preziosa Scimmia Blu, un diamante bramato dal malvagio presidente della Acme per i suoi loschi scopi.
Daffy, indesiderato, si accoda per placare la sua sete di avventura in un viaggio che parte da Las Vegas (dove lavora la ballerina-tramite Dusty Tails) per arrivare, attraverso Parigi, in Africa, mentre Kate (pure a rischio di licenziamento) e Bugs, orfani della vis comica del papero, si mettono sulle sue tracce.
Recensione
Dopo il divertente ma gratuito Space Jam con Michael Jordan (che occupa uno dei tanti ruoli-cameo), la Warner affida al redivivo Joe Dante, del quale si sentiva decisamente la mancanza, questo nuovo folle mélange tra animazione e live action.
Alcune battute, di solito le più ciniche, sono irresistibili (e numerose sono le gag scritte che sfuggiranno ai più distratti), mentre la “visita” al Louvre (con i protagonisti che si infilano nei quadri) è una delle idee cinematografiche più spassose degli ultimi tempi.
È proprio il gusto per la citazione a distinguere la pellicola, godibile non solo per i più piccoli o per i bambini cresciuti: accanto a riferimenti precisi a corti e caratteri della serie Looney Tunes, c’è infatti una ridda di omaggi a celebri film (non solo della major che produce), da Psyco a Il pianeta proibito (Robby il Robot in “persona”), da Batman a La mummia (grazie all’autoironico Fraser, che doppia pure i rantoli di Taz), da L’invasione degli ultracorpi a Matrix, fino al recentissimo Alla ricerca di Nemo.
Gli attori stanno al gioco: Martin può dare sfogo alla sua verve buffonesca impersonando il presidente della Acme (la multinazionale che crea scherzi e trappole utilizzati dal povero Coyote), così come Dalton ha la possibilità di rievocare la sua breve esperienza da 007; appaiono velocemente pure Matthew Lillard, ripreso addirittura da un bidimensionale Shaggy, e Peter Graves, non accreditato.
Joe Alaskey è la voce originale di Bugs e Daffy.