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Trama

Nella Londra di inizio Novecento l’americana Charlotte e il principe italiano Amerigo, lontano discendente di Vespucci, sacrificano il loro sentimento reciproco a beneficio del redditizio matrimonio di quest’ultimo con la ricca Maggie, figlia di Adam Verver, un miliardario d’oltreoceano appassionato d’arte.

Per nulla rassegnata alla separazione, Charlotte sposa Adam.

Recensione

Criticato all’ultimo festival di Cannes per la troppa staticità, il nuovo film di James Ivory, inglese perfino nell’aspetto ma in realtà americano, attinge ancora dal compatriota Henry James.

La coppa d’oro del titolo occorre a svelare verità intuibili ma a lungo tenute nascoste per convenienza.

Magari c’è un’eccessiva tendenza alla metafora e al parallelismo (fin dalla prima sequenza, che racconta una tresca avvenuta molto tempo addietro a Palazzo Ugolini), ma anche una grande eleganza non solo scenografica, attori raffinati e la sapiente capacità di trattare temi già conosciuti con mano sicura.

Dunque, non c’è da lamentarsi dell’eventuale verbosità; semmai si può continuare ad apprezzare la classe consolidata di un bravo autore.

Max Marmotta