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Trama

Louba, Sonia e Milla sono tre sorelle che si stringono attorno alla madre in occasione del funerale del suo secondo marito.

Mancano pochi giorni a Natale, e la zelante Sonia vuole fare in modo che il triste evento non condizioni il rituale pranzo in famiglia.

Stavolta potrebbe parteciparvi anche Stanislas, il loro anziano genitore ex-violinista di origine russa, allontanatosi dalla consorte venticinque anni prima.

Man mano che i vari parenti si incontrano e parlano tra loro le antipatie radicate si dissolvono ed emergono annosi segreti.

Come quello che riguarda il giovane vicino del padre, ufficialmente un idraulico.

Recensione

Ecco il classico film che, dopo la visione, fa dire agli scontenti: “Non mi ha fatto né ridere né piangere”.

È vero, La bûche (il titolo originale si riferisce al dolce natalizio a forma di tronco) rischia di lasciare indifferente una fetta di pubblico, con quel vezzo di far raccontare ai protagonisti, rivolti alla camera, i loro ricordi di festività trascorse, meste o piacevoli.

Eppure, l’opera prima di Danièle Thompson, figlia del regista Gérard Oury e attiva sceneggiatrice, anche di questa pellicola (con il figlio attore Christopher, il che la dice lunga sull’argomento principale della storia, la famiglia), trova il suo perché nei mezzi toni e nell’immediatezza delle vicende raccontate.

Insomma, c’è del solido mestiere, che sovrasta le potenzialità da commedia non mantenute e qualsiasi pausa narrativa.

Max Marmotta