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Recensione

Periodo felice per i cani sul grande schermo, ci confermano Anderson e Garrone.

Il relativamente esperto spiccano nel suo curriculum un paio di Scooby-Doo e Beverly Hills Chihuahua e mai entusiasmante Raja Gosnell, tenuto conto della costante presa che gli animali parlanti hanno sui bambini (e riducendo opportunamente al minimo le volgarità), dà il suo timido contributo, proponendo un’avventura semipoliziesca all’insegna della leggerezza.

L’agente federale Frank (Will Arnett, già avvezzo alle Tartarughe Ninja) indaga sul rapimento di un cucciolo di panda; gli affiancano il solerte rottweiler Max (doppiato in originale da Ludacris e in italiano da Giampaolo Morelli), che ovviamente dialoga con i suoi simili a esclusivo beneficio del pubblico.

I due non si piacciono, ma imparano a cooperare (come avveniva nel più volte citato Turner e il “casinaro, dove però il quattrozampe era piuttosto inerte).

La pista da seguire li porta a partecipare a un concorso canino in cui interagiscono con la simpatica addestratrice Mattie (Natasha Lyonne).

Il plot non è niente di che, l’intrattenimento è affidato agli effetti digitali (per il labiale e le improbabili acrobazie delle bestiole) e alle inflessioni dialettali.

Fra le voci americane ricordiamo Stanley Tucci e Alan Cumming; per l’edizione nostrana ci si è sbizzarriti: Malgioglio, D’Urso, Marini, Ale & Franz, Ocone, Guanciale, Amendola, Neri, Frassica, Panariello, Crescentini… .

Max Marmotta