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Trama

Seth, figlio di un irreprensibile giudice federale, è un giovanotto con serie aspirazioni di facile arricchimento.

Dopo aver rinunciato agli studi e avere organizzato una bisca clandestina nel suo appartamento, viene avvicinato dal broker Greg che gli prospetta grossi guadagni se entrerà a far parte della sua società.

Dapprima incuriosito, Seth fa il suo ingresso in un mondo di squali, nel quale soldi, donne e discriminazioni sono all’ordine del giorno, e diventa bravo ad abbindolare clienti per telefono.

La sua meta è essere accettato dal deluso padre; ma come comportarsi quando si scopre che i propri datori di lavoro giocano sporco? .

Recensione

Non c’è un cattivo soggetto alla base di questa spietata disamina dell’ambiente borsistico, che attinge a piene mani –e dichiaratamente– da Wall Street e Americani (Ben Affleck somiglia sicuramente ad Alec Baldwin).

Ma i problemi riguardano gli sviluppi della trama e il tratteggio dei personaggi: per esempio, che fine fa il povero Henry, rovinato a livello familiare dagli spietati agenti di cambio? E perché affidarsi a un rapporto padre-figlio così scipito nella sua classicità? In tutto questo il fisico massiccio di Vin Diesel sembra fuori posto, così come l’aria sempre tonta di Giovanni Ribisi, in teoria coscienzioso, furbo e ferito (i due attori hanno preso parte alla missione per salvare il soldato Ryan).

E poi il solito titolo italiano sbagliato: da quando un’ora corrisponde a un chilometro? .

Max Marmotta