
A morte Hollywood!
- John Waters
- Adrian Grenier, Alicia Witt, Melanie Griffith, Stephen Dorff
- Commedia, Crime, Thriller
- Francia, Stati Uniti
- 17 May 2000
Trama
Una banda di scalcinati terroristi (le Emulsioni Scadute) capeggiata dall’idealista Cecil B. DeMented, sequestra, nel nome del cinema di qualità, la diva Honey Whitlock, intervenuta al cinema Senator di Baltimora alla prima del suo ultimo sdolcinato film (Some Kind of Happiness).
I rapitori hanno un progetto preciso: costringere l’attrice a partecipare alla loro opera a bassissimo budget, atto di denuncia contro l’omologazione hollywoodiana.
Recensione
Passata da Cannes 2000, questa sorridente e riuscitissima provocazione firmata dal “re del trash” John Waters ha più di un motivo per divertire, a partire dallo pseudonimo che si è scelto il protagonista (ogni riferimento a DeMille è puramente casuale…).
Intanto, è un film “da leggere”, in tutti i sensi: non solo perché colpisce sia lo star-system (con la doppiezza dell’attrice) che, tra le righe, la follia delirante di certi autori indipendenti, ma anche per le numerose scritte che appaiono sin dai titoli di testa (e continuano, nelle insegne come nei tatuaggi) a sfottere quello che sta già diventando la settima arte: seriale e imitatrice.
La storia, per l’appunto, ha molto in comune con quella –ispiratrice anche di una pellicola– di Patricia Hearst (sempre presente nei lavori del regista), rapita e poi unitasi ai suoi sequestratori.
Peccato solo per il finale, anch’esso in linea con la recente filmografia watersiana e perciò non all’altezza di tutto il resto.