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Trama

Julianne, detta Jules, ha una smodata passione per la danza sin da bambina. La sua amica del cuore Sam la segue a ruota da una vita, ed insieme non perdono neppure una delle lezioni di ballo tenute dalla loro comprensiva insegnante Linda.

Jules è così presa dalla preparazione ad una selezione per una prestigiosa scuola, da decidere persino di mollare il suo ragazzo Eli.

Un brutto giorno scopre che il fastidioso dolore alla gamba che sente da qualche tempo è in realtà un carcinoma.

I preoccupati genitori e le persone da cui si stava allontanando, compresa la leggermente complessata Sam, che nel frattempo ha conosciuto il d.j. Paul, le si stringono attorno.

Recensione

Sebbene sia ispirato ad una storia vera, si tratta di un film povero di idee ed anche sottilmente scorretto.

Infatti il regista, che ha precedenti come produttore e direttore della fotografia (e c’è da dubitare che faccia carriera in questa nuova veste), si trova a gestire, senza inventiva, una sceneggiatura che si limita a mettere in fila gli eventi, con gesti e battute a volte inappropriati alla drammaticità della situazione.

Con tutto il rispetto del caso, tale script forniva materiale per non più di venti minuti, che poi è proprio il lasso di tempo dopo il quale verrebbe voglia di andarsene.

E dire che si partiva da un doppio punto di vista (uno di Jules, l’altro dell’amica in ombra Sam) che poteva fornire ben altri sviluppi narrativi.

L’accostamento a Save the Last Dance (protagonista Julia Stiles, che con la Oleynik aveva recitato in 10 cose che odio di te) è impreciso, poiché qui la musica resta in secondo piano.

L’appannato Peter Coyote e Shane West sono fra gli interpreti del recentissimo I passi dell’amore.

Max Marmotta

Qualche consiglio