
Angeli e demoni
- Ron Howard
- Ayelet Zurer, Ewan McGregor, Stellan Skarsgård, Tom Hanks
- Giallo, Thriller
- Italia, Stati Uniti
- 13 May 2009
Recensione
La questione interessante da sollevare a proposito della nuova fatica di Ron Howard, reduce dall’insuperabile Frost/Nixon, non riguarda la fonte, ovvero il libro di Dan Brown da cui è tratto, antecedente a Il codice Da Vinci, già tradotto per lo schermo tre anni fa, stesso regista e stesso interprete, Tom Hanks (per inciso, qui più convincente), bensì il risultato cinematografico.
Infatti, la prima impressione che si ricava assistendo a questo thriller a sfondo religioso, dotato di almeno una sequenza di pregiata fattura, cioè quella ambientata negli archivi vaticani, è che il tortuoso e consistente materiale a disposizione sia stato amministrato meglio, in termini di sceneggiatura.
Forse perché il copione è stato redatto da un paio di mani in più (ad Akiva Goldsman si è aggiunto il professionale David Koepp), ma è innegabile che la storia scorra meglio e che il senso del ridicolo involontario generato dalla magniloquenza di certe trovate (vedi l’esplosione in cielo senza rottami che precipitano) sia arginato con maggiore giudizio.
Gli autori hanno anche aggirato il rischio della pubblicità (quasi) indesiderata, dato che la Chiesa è chiamata in causa dalla trama ma non ha motivo di sentirsi offesa (per la verità, non ne aveva neppure nello strombazzato caso precedente).
Al centro dell’attenzione c’è infatti una famigerata setta, gli Illuminati, che starebbe approfittando del momento transitorio che intercorre tra la morte di un pontefice e l’elezione di un altro per seminare terrore: quattro vescovi papabili sono stati rapiti e un potente esplosivo sarebbe nascosto all’interno della Santa Sede; i confusi inquirenti sono costretti ad avvalersi della preziosa consulenza del celebre e osteggiato studioso Robert Langdon, in una corsa contro il tempo.
Insomma, il dosaggio del ritmo, in primis, vale la visione.