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Trama

Di ritorno nel suo paese natale, l’ingegnere Chris McCormack si scontra con i biechi interessi del sindaco Wade, che ha già dato il suo assenso per la costruzione di un enorme centro commerciale proprio sulla miniera, un tempo fonte di guadagno per i cittadini e ufficialmente esaurita da anni.

Intanto, il piccolo Mike, figlio dello sceriffo in gonnella Sam Parker, antica fiamma di Chris, continua a frequentare di nascosto il bizzarro Joshua, collezionista di pericolosi ragni.

Il problema è che nella zona è in atto l’occultamento di parecchi rifiuti radioattivi, con i quali vengono accidentalmente a contatto gli aracnidi.

In breve il centro abitato è invaso da mostruosi e famelici insetti giganti, che dopo avere assaggiato cani, gatti e struzzi d’allevamento passano a pasti (umani) più “sostanziosi”.

Chris, Sam, Mike e la sorella Ashley, il suo ragazzo Bret (figlio del primo cittadino), il radiocronista paranoico Harlan e il vicesceriffo Pete sono fra i malcapitati che tentano di trincerarsi e combattere l’insolita minaccia.

Recensione

Omaggio dichiarato alla vecchia, cara robaccia che andava tanto in voga negli Stati Uniti negli anni ’50 (assolutamente fantastico, a tal proposito, il manifesto), la pellicola di Elkayem ciondola simpaticamente tra il B-movie D.O.C. e la presa in giro affettuosa. Il fatto è che questa demenzialità ricercata non è supportata da buoni dialoghi o da azioni incisive (i produttori Devlin & Emmerich, nel loro stile, lasciano fare perlopiù agli effetti speciali).

I personaggi sono appena abbozzati (e così deve essere, onde evitare che lo spettatore ci si affezioni), ma ciò rende estremamente facile prevedere chi saranno i superstiti (persino fra i poco di buono), soprattutto se rivestono uno dei ruoli principali, fra quelli, cioè, che durano più di cinque minuti.

Comunque, non è il caso di pretendere di più, anche perché si compensa con gradevoli citazioni che spaziano da L’uomo dei sogni a Venerdì 13, passando per le storiche provocazioni radiofoniche di Orson Welles.

Le musiche sono di John Ottman (pure montatore de I soliti sospetti), mentre Tom Noonan (Joshua) recita non accreditato.

Max Marmotta