
City of Ghosts
- Matt Dillon
- Gérard Depardieu, James Caan, Matt Dillon, Natascha McElhone
- Thriller
- Stati Uniti
- 1 January 2002
Trama
Guai in vista per Jimmy Cremmins: la truffa organizzata dalla società assicurativa per cui lavora, la Capable Trust, è stata scoperta e il suo capo-socio Marvin è scomparso.
L’uomo, creduto innocente dall’inquirente che conduce l’inchiesta, riesce a svignarsela. Va in Thailandia, dove dovrebbe trovarsi il compare, ma lì apprende che costui si è spostato in Cambogia.
Così si reca a Phnom Penh e si sistema nella cadente locanda del francese Émile. Rincontra un altro complice, Kaspar, apprende che nell’affare sono implicati i russi e forse i khmer rossi e fa la conoscenza della compatriota archeologa Sophie.
Presto si accorge che Marvin ha messo su un piccolo impero. Nella sua indagine, condotta non solo per recuperare la sua parte di bottino, gli sarà utilissimo l’aiuto di Sok, locale conducente di cyclo.
Recensione
Prima o poi gli attori di fama ci cascano tutti (benché qualcuno giochi questa carta prima di diventare celebre): la tentazione di passare dall’altra parte della cinepresa è troppo forte.
Visti i risultati non trascendentali, a Matt Dillon potrebbe finire come a molti altri colleghi che non hanno più (finora, almeno) battuto questa strada, tipo Matthew Modine, Kevin Spacey o Johnny Depp.
La scelta del soggetto è strana, intrigante, démodé, con una messinscena decadente del colonialismo (e dei danni irreversibili che ha causato), simboleggiato dal fatiscente locale di Émile/Depardieu.
La trama, con i suoi personaggi doppiogiochisti, funziona, lo score di Tyler Bates la benedice, ma non c’è grande fluidità nella narrazione, e sostanzialmente ci si annoia.
Anche se, per essere sinceri, la seconda parte è senz’altro maggiormente riuscita. Caan è sempre efficace, ma Dillon, mai esaltante, forse è meglio come regista.