Video & Photo

1 videos

Trama

Bob e Walt Tenor sono due gemelli congiunti (il primo non ama molto il termine “siamesi”), gestori di un fast food nella loro cittadina, Martha’s Vineyard.

Cuochi rapidissimi, buoni sportivi (fanno jogging, praticano l’hockey come portieri, hanno esperienza nella boxe), conducono una vita sufficientemente tranquilla, consapevoli che un’operazione chirurgica per separarli (hanno il fegato in comune) comporterebbe rischi soprattutto per Walt, il quale, tra l’altro, impiega la sua maggiore disinvoltura in recite teatrali con estremo imbarazzo dell’altro, parecchio riservato e da anni in contatto, tramite posta elettronica, con May, che non ha mai incontrato.

Un giorno Walt decide di partire per Hollywood; convince il riluttante Bob e ottiene quasi subito una scrittura da co-protagonista per la nuova serie interpretata da una contrariata Cher, che lo sceglie nella speranza di far naufragare quanto prima il programma.

Invece piomba, inaspettato il successo. Intanto il neo-attore si fidanza con la vicina starlette April e combina per il fratello un incontro con May, che però non è a conoscenza della situazione di Bob… .

Recensione

Teoricamente, gemelli siamesi, perciò omozigoti, non possono essere così dissimili (e si pensi che inizialmente gli interpreti dovevano essere Woody Allen e Jim Carrey!).

Non è neppure l’unica contraddizione della nuova pellicola diretta dagli ingentiliti fratelli Farrelly (Tutti pazzi per Mary, Io, me & Irene), da sempre concentrati a dare spazio, spesso canzonandoli troppo, ai “freaks” (benché Amore a prima svista costituisse già un poderoso passo in avanti): infatti, come possono i protagonisti vestire capi che non lascino intravedere la loro vistosa unione, notevole (ottimo il make-up) quando sono a torso nudo, o assumere posizioni diverse e “distanti” (ad esempio nella scena dell’autobus), o ancora essere separati dalla porta di una cella? Non possono; ma è propriamente sul paradosso, anche di una vita praticamente normale e di un armonioso, ed edificante, inserimento in una società che non nega loro nulla, che si regge l’intero film, incentrato più su un’idea che su uno script, forse non divertentissimo (e di certo non manca l’elemento comico), tuttavia intento ad esaltare, a modo suo, il valore dell’amore fraterno, nonché ad osservare l’ambiente provinciale e a mettere alla berlina lo show business e la fama (grazie al prezioso apporto delle autoironiche Cher e Meryl Streep, non accreditata, che recitano se stesse).

Insomma, cinema contro le barriere, quasi (piccole volgarità e provocazioni affiorano comunque) d’autore o da rassegna.

Perfetti e coordinati Damon & Kinnear.

Max Marmotta