
I lunedì al sole
- Fernando León de Aranoa
- Javier Bardem, José Ángel Egido, Luis Tosar, Nieve de Medina
- Drammatico
- Francia, Italia, Spagna
- 27 September 2002
Trama
Santa è da anni un disoccupato di Vigo, disilluso e senza famiglia. Con un processo a carico per aver rotto un lampione durante una delle tante manifestazioni a cui ha preso parte, trascorre le giornate bighellonando, allungando inutili code all’ufficio di collocamento e sostando in un bar, dove il proprietario Rico –che ha una figlia quindicenne, Nata– e gli avventori José (frustrato perché a lavorare è sua moglie Ana, operaia in un’industria che inscatola il pesce), Lino (alla ricerca indefessa di un impiego), Amador (spesso ubriaco e in attesa della consorte, ufficialmente in viaggio), l’immigrato russo Sergei (astronauta in patria) e la guardia Reina (l’unico ad avere un posto fisso) sono tutti ex-colleghi del cantiere navale, ormai chiuso.
Fra ricordi e amarezze, ognuno sbarca il lunario come può. José, in particolare, vuole chiedere un prestito in banca.
Recensione
Vincitore di 5 premi Goya, il film di Fernando León de Aranoa, autore del valido Barrio, inedito in Italia, coniuga con rara sensibilità le vicende drammatiche di ogni personaggio ad un’efficace ironia (connotata dalla ferocia proletaria tanto cara a Ken Loach) che a tratti può addirittura sembrare surreale (vedi la divertente scena del baby-sitting, dove nessuno si preoccupa di ciò che racconterà il bambino).
Santa, soprattutto, è un carattere assai riuscito, collerico, combattivo e dotato di un singolare altruismo; ad interpretarlo, un Javier Bardem in grandissima forma, senza nulla togliere all’ottimo livello di tutti gli altri attori.
Come suggerisce la frase di lancio sul manifesto, la sceneggiatura (che ha uno dei suoi apici nel racconto della caduta dei gemelli siamesi, ennesima metafora sul contrasto ricchi/poveri) si rifà a tante situazioni realistiche, naturalmente anche al di fuori della Spagna.
Inspiegabilmente, le voci provenienti dal televisore non sono mai doppiate, tranne in un caso. La pellicola è preceduta da un cortometraggio di Stefano Ceccarelli che sa di prologo: Riduzione di personale.