
Il ragazzo invisibile
- Gabriele Salvatores
- Christo Jivkov, Fabrizio Bentivoglio, Ludovico Girardello, Valeria Golino
- Avventura, Commedia, Fantascienza, Fantasy
- Francia, Italia
- 18 December 2014
Recensione
Ci sono un romanzo e una graphic novel a braccetto della nuova fatica di Gabriele Salvatores, composta di non disprezzabili effetti speciali e di uno spirito avventuroso non dissimile da quello dell’odierno cinema per adolescenti, rivisto però in un’ottica “nazionale”.
Ed è proprio l’elemento di maggior rilevanza in un’operazione ambiziosa (la sfacciata aspirazione a un sequel la dice lunga in tal senso): la possibilità di creare con stile coerente e personalizzato storie fantastiche di ampio respiro, ambientate in Italia, anziché in metropoli statunitensi reali o immaginate.
Al di là delle esigenze da Film Commission, Trieste fa dunque da suggestivo sfondo alle vicissitudini di Michele (l’aderente Ludovico Girardello), orfano di padre poliziotto – lo stesso mestiere che fa la madre (Valeria Golino) – il quale “invisibile”, sul piano sociale, lo è già, sia per gli insegnanti che per i compagni prepotenti e per la graziosa coetanea Stella (Noa Zatta).
Tuttavia, lo diventa pure fisicamente, e la ragione è da ricercarsi nei suoi veri natali. Azioni e reazioni non risultano costantemente consequenziali o logiche, ed è in fondo un connotato abbastanza tipico dei cinefumetti; probabilmente, più che corrugarsi per i punti deboli, conviene applaudire il coraggio di una pellicola abbastanza insolita dalle nostre parti (inutile tentare paragoni con Diabolik di Bava o con gli adattamenti da Sclavi: erano altri tempi).
Non è detto che non sia un sentiero battibile nel prossimo futuro. Con opportuna oculatezza, ovviamente.