
Il settimo figlio
- Sergei Bodrov
- Alicia Vikander, Ben Barnes, Jeff Bridges, Julianne Moore
- Avventura, Fantasy
- Canada, Cina, Regno Unito, Stati Uniti
- 12 December 2014
Recensione
In un’epoca medievaleggiante, un garzone (Barnes) riceve l’inattesa visita di un cavaliere esperto di magia (e votato alla fiaschetta), che lo vuole con sé in quanto settimo figlio di un settimo figlio, quindi numerologicamente eletto per contrastare una potente strega che al reclutatore ha già fatto fuori un valente assistente (Harington), imprigionata molto tempo prima e rinvigorita dal sorgere della “luna di sangue”.
Sul loro cammino il maestro e il discepolo (che, nessuno ancora lo sa, ha dalla sua un altro vantaggio “genetico”) incontrano un’ambigua fanciulla (Vikander) destinata alla forca perché sospettata di essere a sua volta una megera – in realtà lo è la madre (Traue) – e il ragazzo si arroga (imprudentemente?) il diritto di salvarla.
Malgrado la presenza dietro la macchina da presa del relativamente immaginifico russo Bodrov (Il prigioniero del Caucaso, Mongol), il film nulla aggiunge agli sfaccettati universi fantasy ai quali ci ha abituati il cinema degli anni Duemila.
Gli effetti speciali sono piuttosto ordinari e non possono certo sopperire alla sostanziale mancanza di ritmo della trama (né in questo senso aiuta l’impiego di un’ironia alquanto affettata); perfino i divi coinvolti nell’operazione (ricordiamo che lo stregone Bridges e la fattucchiera Moore, fresca vincitrice di Oscar per Still Alice, si trovarono già a recitare insieme con ben altra alchimia ne Il grande Lebowski), senza nulla togliere alla loro presenza iconica, sembrano procedere con il pilota automatico.