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Trama

Presso il villaggio di Hobbiville, popolato dai piccoli hobbit, Bilbo Baggins, durante la festa per il suo centoundicesimo compleanno, scompare improvvisamente lasciando al nipote Frodo le sue proprietà e un misterioso anello.

Su consiglio del mago amico di famiglia Gandalf, Frodo si mette in viaggio coi fidati Sam, Pipino e Merry portando con sé la reliquia, che fa gola al legittimo proprietario: il malvagio Sauron signore di Mordor.

Il suo alleato Samuran, un tempo amico di Gandalf, scatena contro i viaggiatori, frattanto imbattutisi nel provvidenziale Aragorn, gli spettrali Cavalieri Neri e gli eserciti di orchetti e di terribili Uruk-Hai.

Una volta giunti a Gran Burrone, terra di Erlond, i quattro hobbit, gli umani Gandalf, Aragorn e Boromir, l’elfo Legolas e il nano Gimli formano la Compagnia dell’Anello accettando la rischiosa missione di distruggere definitivamente l’anello, gettandolo negli abissi infuocati del Monte Fato a Mordor.

Recensione

Compito difficilissimo adattare per il grande schermo il maggior ciclo narrativo del XX secolo, fonte di ispirazione per numerosi autori, da Lucas alla Rowling.

Il neozelandese, creativo, innovativo regista Peter Jackson (Splatters, Creature del cielo, Sospesi nel tempo), pur con qualche legittima licenza, si mantiene fedele al fantastico mondo della Terra di Mezzo, oggettivandolo con toni volutamente epici, alla stessa stregua di Tolkien, e rendendolo appassionante per qualsiasi spettatore.

Senza un’eccessiva spesa (100 milioni di dollari a film, costo medio di una pellicola hollywoodiana), sceglie con cura i set naturali (meravigliosi paesaggi neozelandesi), gli effetti visivi (ad opera della mai banale Weta), impone una fotografia che rispecchia le descrizioni del romanzo (eccezionale lavoro di Andrew Lesnie) e dirige sapientemente tutti i caratteri, da Elijah Wood (Frodo) a Ian Holm (Bilbo), dall’incredibile Viggo Mortensen (Aragorn) fino allo stesso anello, terribile reliquia dotata di una propria volontà maligna, esteticamente semplice rispetto agli altri anelli del potere, incarnazione della metà oscura di qualunque essere vivente.

La fedeltà paga comunque un prezzo: il finale aperto, come nel libro, lascia intendere che il “vero” Signore degli Anelli di Peter Jackson sarà il montaggio definitivo delle tre fatiche, di oltre nove ore di durata, che verrà pubblicato in DVD dopo il 2003.

Sax Marmotta