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Trama

Una principessa tormentata dai sensi di colpa per il trono che suo padre usurpò al legittimo regnante, si mette sulle tracce dell’erede di quest’ultimo, Agis, e, trovatolo, se ne innamora.

Ben sapendo che il precettore del giovane, Ermocrate, e la di lui sorella, Léontine, lo hanno educato ad odiarla, la nobile, allo scopo di entrare in contatto con il suo amato, si camuffa da uomo e si introduce nella lussuosa magione in cui egli vive, chiedendo ospitalità.

La sua presenza scatenerà un generale scompiglio amoroso.

Recensione

Moglie di Bernardo Bertolucci, che co-sceneggia e produce, Clare Peploe, come aveva già dimostrato in Miss Magic, con le sue trovate fantasiose è in grado di evitare il grigiore.

In particolare, qui si affida saggiamente a montaggio, recitazione e musiche (di Jason Osborn con tocchi della chitarra elettrica di David Gilmour dei Pink Floyd) decisamente “moderni” per il contesto settecentesco (l’opera, dagli equivoci vagamente shakespeariani, è tratta da Pierre Marivaux) in cui si muovono i personaggi, tra l’altro consapevolmente attori.

Impressionante il gioco di recitazione: fra i tanti, si segnalano i duetti tra Mira Sorvino e Fiona Shaw.

Max Marmotta