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Trama

Stanca di incappare in relazioni e appuntamenti deludenti, Jessica Stein, redattrice del piccolo quotidiano New York Tribune, decide di rispondere a un annuncio pubblicato dalla gallerista Helen Cooper, in cerca di nuove esperienze in alternativa ai suoi tre amanti maschi.

Le due donne iniziano così a frequentarsi, e sebbene dopo molti sforzi Jessica riesca a vincere il suo congenito imbarazzo riguardo al contatto fisico, non permette a Helen di rendere pubblica la loro storia d’amore, alimentando i sospetti di parenti e amici.

Recensione

Piacevole commedia tutta al femminile, ennesimo parto dell’invidiabile creatività della comunità ebrea di Manhattan.

Di certo, un film ambientato tra gli intellettuali dell’isola newyorkese (si apre infatti con una citazione dal poeta tedesco Rainer Maria Rilke), incentrato su argomenti esistenziali e sentimentali e impreziosito da leggeri tocchi umoristici, retti da impeccabili dialoghi, fa venire subito in mente Woody Allen (peraltro palesemente omaggiato).

Ma bisogna riconoscere la stoffa e la forza di volontà delle due protagoniste Jennifer Westfeldt (Jessica) e Heather Juergensen (Helen), in grado di tradurre efficacemente in pellicola il loro testo teatrale e trasformarlo in un gioiellino indipendente diretto con mano leggera e bramato dalle majors (la Fox ne ha comprato i diritti).

Uno svolgimento troppo prevedibile degli eventi costituisce l’unico neo di un’opera prodotta, oltre che dalle due attrici, dal regista Doug Liman (Swingers, Go – Una notte da dimenticare).

Sax Marmotta