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Trama

Gracie Hart è un’agente dell’FBI dai modi rudi, considerata un uomo a tutti gli effetti dai suoi colleghi maschi.

Uno di questi, Eric Matthews, ha la grande occasione di guidare un’operazione contro il serial-killer Citizen, che ha minacciato di uccidere una delle partecipanti al concorso di Miss Stati Uniti.

Si prevede la presenza di un infiltrato e la scelta cade su Gracie, che ha tutti i requisiti fisici uniti a una forte repulsione per manifestazioni di questo tipo.

Victor Melling, esperto di concorsi di bellezza ingaggiato dall’FBI, ha il compito di trasformarla in una candidata credibile, ma non è un lavoro facile.

Recensione

Prodotto dalla stessa Sandra Bullock e diretto dall’esperto di commedie Donald Petrie (Due irresistibili brontoloni), il film si avvale di una sceneggiatura abbastanza prevedibile, che ripropone per l’ennesima volta la favola (molto hollywoodiana) del brutto anatroccolo che si trasforma in cigno, arricchita da elementi polizieschi carichi di incongruenze.

Ciò nonostante Miss Detective si lascia vedere con piacere, grazie soprattutto agli interpreti: la Bullock, brava e divertente, e il sempre grande Michael Caine (Victor), che si riserva le migliori battute del film.

Gli stessi comprimari si difendono bene: Benjamin Bratt (Eric), finalmente in grado di lavorare senza l’appoggio della fidanzata Julia Roberts, l’eccezionale (anche se con poche scene) Candice Bergen e il “bronzeo” William Shatner.

Sax Marmotta