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Trama

Salvo e Valentino sono due sfaticati cronici che non vogliono nessuna responsabilità. Residenti in un piccolo centro siciliano, Cardaci, trascorrono le giornate al bar Passalacqua, fingendo di cercare lavoro per non far parlare genitori e fidanzate (rispettivamente Loredana e Sandra), queste ultime in fervente attesa delle loro proposte di matrimonio.

La loro partecipazione a concorsi sparsi per l’Italia non è che una scusa per brevi vacanze all’insegna della spensieratezza.

Ma la loro trasferta a Milano comporta qualche imprevisto: devono consegnare un pacco per il potente compaesano Ciccio Milazzo e si mettono ripetutamente nei guai con la giustizia.

Recensione

Proveniente dal cabaret, dove fu lanciato da Giovanni Nanfa (qui nei panni dell’avvocato), e da programmi di successo (“Zelig”, “L’ottavo nano”, “Quelli che il calcio”), il duo comico palermitano Ficarra & Picone debutta sul grande schermo (per la regia del Dominick Tambasco di Giorni dispari) con una commedia facile e di poche pretese, superiore, contrariamente a quanto accade di solito, ai suoi a volte spenti sketch televisivi, abile nel cogliere, scherzandoci su, alcune caratteristiche regionali (superficialità, accidia, tendenza a straparlare, furbizia, umiltà) dei personaggi.

I due attori, dotati dei tempi giusti, autori anche del soggetto e circondatisi appunto di colleghi concittadini in qualche caso dimenticati dal cinema, citano (coscientemente?) Totò e Peppino e Troisi, Il padrino e I cento passi, persino Train de vie, e riescono, in mezzo a qualche fesseria di troppo, addirittura a inserire delle scene “importanti” (come quella in cui voltano le spalle al “don”).

Lasciando apposta un unico, orgoglioso dubbio: il pubblico peninsulare riderà? .

Max Marmotta