
Nessuno si salva da solo
- Sergio Castellitto
- Anna Galiena, Jasmine Trinca, Marina Rocco, Riccardo Scamarcio
- Drammatico
- Italia
- 5 March 2015
Recensione
Quinta regia per Castellitto (che per una volta rinuncia ad apparire in veste d’attore in un suo film), e terzo adattamento di un romanzo di sua moglie Margaret Mazzantini, qui unica, rigorosa sceneggiatrice (a scapito di Sergio, e anche questo segna un precedente, quanto preoccupante è presto per dirlo).
L’autopsia di un grande amore, sbocciato tra una nutrizionista che ha un rapporto conflittuale con il cibo (la notevole Trinca) e un aspirante scrittore destinato a finire nelle secche televisive (un intenso Scamarcio), praticata al tavolo di un ristorante.
Il motivo ufficiale dell’incontro tra i due ex è l’organizzazione delle vacanze dei loro bambini; naturalmente, non è che la scusa per ripercorrere, a colpi di flashback e a beneficio del pubblico, momenti felici e crisi abissali della coppia.
Scene abbastanza aspre (per gli standard attuali del cinema italiano, almeno) si alternano a passaggi (spesso) conviviali che introducono bene dei funzionali caratteri secondari (resi con professionalità da veterani come Galiena, Bonetti, Miglio, Ciavarro e dall’eterna bionda svampita – condannata per sempre al ruolo? – Marina Rocco), fondamentali per ravvivare una storia che troppo spesso rischia di sfociare nello scontato psicodramma.
Però la scelta degli sfondi, i cenni sociali, i primissimi piani stanno lì a sottolineare una cura formale che può fare la differenza.
Davvero curiosa la partecipazione “saggia” di Roberto Vecchioni (azzeccatamente abbinato alla Molina), che forse vuol farci sapere che è un attore mancato.