Video & Photo

3 videos

Trama

Los Angeles. Miles Massey è un brillante avvocato divorzista, socio di un importante studio legale e inventore di un modello inattaccabile di accordo prematrimoniale.

L’uomo è talmente bravo da riuscire stravolgere la realtà dei fatti a vantaggio dei propri clienti.

Come nel caso Bonnie Donaly, colta in flagrante adulterio dal marito produttore televisivo Donovan ma, ciononostante, vincitrice nella causa di separazione.

Il businessman Rex Rexroth lo assume allora per difendere il suo immenso patrimonio dalla moglie Marylin, la quale è in possesso di una videocassetta, realizzata dall’investigatore Gus Petch, riguardante il consorte e una giovane bionda.

Massey accetta ovviamente la sfida, ma rimane colpito dal fascino della signora Rexroth con conseguenze imprevedibili.

Recensione

Un’altra ottima pellicola dei fratelli Coen, da sempre avvezzi a confezionare lavori pregevoli per stile essenziale ed elegante, irrobustito dalla fotografia dell’amico Deakins, script impeccabile, sia per struttura che dialoghi, montaggio vivace e interpretazioni frizzanti.

E nel caso di Prima ti sposo poi ti rovino (perché questo titolo?) permane ancora una volta la volontà di omaggiare il cinema americano dei vecchi tempi e, nella fattispecie, la commedia sofisticata di Preston Sturges, già fonte d’ispirazione per Fratello, dove sei?, con un occhio di riguardo per il motore che muove la maggior parte dei loro personaggi: l’avidità.

Un gioco divertito che ha coinvolto gli sceneggiatori Ramsey e Stone (Big Trouble) e il produttore Brian Grazer (Bowfinger, Il Grinch, A Beautiful Mind), senza però spodestare Joel e Ethan dalla testa del progetto.

Il risultato è un’opera coerente, dove il simbolismo tipico degli autori è più tenue, ad esclusivo vantaggio del realismo e della satira.

Una sorta di La guerra dei Roses quattordici anni dopo, cioè in un periodo storico in cui gli avvocati imperversano nelle liti tra coniugi, realizzando un business estremamente redditizio e riconducibile al banale schema accordo prematrimoniale-matrimonio-divorzio.

Il tono è comunque ben poco moralista e fa chiaro riferimento ai metodi della farsa, soprattutto nelle caratterizzazioni dei protagonisti Clooney (Miles) e Zeta-Jones (Marylin), nuove aggraziate caricature nell’universo coeniano.

Sax Marmotta