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Recensione

Dopo un battage pubblicitario da record (è durato circa un anno e mezzo), approda infine sugli schermi questo simpatico cartone animato – già in odor di sequel della Illumination, che dall’inizio del decennio ci ha dato, fra gli altri, il dittico di Cattivissimo me e Lorax – Il guardiano della foresta, tutti co-diretti da Chris Renaud.

L’idea di partenza riguarda le insospettabili attività delle bestiole domestiche in assenza dei proprietari.

Ma è uno spunto presto accantonato in favore dell’avventura del bastardino Max, geloso del nuovo, invadente, peloso e, in una parola, indesiderato coinquilino incautamente impostogli dalla padrona, Duke (i due quadrupedi sono ben doppiati in italiano da Alessandro Cattelan e Lillo), e perciò votato ad allontanarlo, finendo nei guai a sua volta.

La squadra di salvataggio che si forma spontaneamente è composta da vicini cani – soprattutto la dirimpettaia Gidget (“interpretata” da Laura Chiatti) – nonché gatti, uccelli e un porcellino d’India da settimane in cerca del “suo” appartamento.

Il ritmato film non aggiunge granché al riconosciuto alto livello delle produzioni del genere.

Anzi, ci sono falle nello script: le marachelle casalinghe sono sempre perdonate? Il dog-sitter ha le chiavi di tutte le abitazioni? Come si sa che i protagonisti sono finiti nelle fogne? E poi, il coniglio pazzo Nevosetto: un carattere troppo improvvisato (e non è colpa del doppiatore Francesco Mandelli).

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Max Marmotta