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Trama

Con la scusa di andare a prendere la sua adorata amica Venna, da poco single, in Colorado, Lewis acquista un’automobile.

Lungo il tragitto apprende che suo fratello Fuller, uno scavezzacollo con piccoli precedenti penali che non vede da tempo, è finito dentro per ubriachezza molesta.

Dato che la prigione è di strada, va a prenderlo, e insieme ripartono verso la destinazione precedentemente stabilita.

Attraverso un apparecchio per radioamatori appena comprato dall’annoiato Fuller, i due si mettono in contatto con un misterioso camionista il cui nome in codice è Chiodo Arrugginito.

Su insistenza dell’altro, Lewis si finge una ragazza (nickname: Caramellina) per fare al malcapitato uno scherzo maligno.

Un’idea che gli si ritorce contro.

Recensione

Un po’ Duel (al quale sembra rifarsi esplicitamente in certi momenti), un po’ The Hitcher – La lunga strada della paura, il nuovo film dell’incostante John Dahl (L’ultima seduzione, Specchio della memoria, Il giocatore – Rounders) ha degli sviluppi interessanti, gestisce discretamente –e con pochi elementi– la tensione, dosa furbamente i colpi di acceleratore e le eventuali scene di raccapriccio e non si adagia su personaggi abbozzati (il Fuller di Steve Zahn, in particolare, è piuttosto credibile).

Naturalmente, bisogna mettere in conto delle approssimazioni (come mai Chiodo Arrugginito sa tutto degli inseguiti? Ha letto i documenti in macchina o i registri dei motel?), necessarie anche per qualche ponderato risvolto ironico, ma la confezione, persino leggermente claustrofobica, è corretta.

Il camionista persecutore è “interpretato” (non si vede mai per intero) dal corpulento Matthew Kimbrough, mentre la sua voce in originale è di Ted Levine.

Max Marmotta