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Trama

Terry Thorne è un ex-soldato dell’esercito britannico che lavora come negoziatore per una grossa compagnia assicuratrice.

In caso di sequestro di un importante cliente, il suo compito consiste nel mandare avanti le trattative per fare abbassare il prezzo del riscatto e, quando ritenuto necessario, intervenire con la forza.

I suoi servigi vengono richiesti a Tecala, in America meridonale, dove i signori del narcotraffico rapiscono l’ingegnere Peter Bowman, impegnato nella costruzione di una diga.

La compagnia di Bowman, che versa in una grave crisi e sta per essere acquisita, non ha rinnovato le polizze assicurative dei suoi dipendenti, e questo blocca qualsiasi trattativa intavolata da Terry.

Ma, incapace di resistere al fascino di Alice, moglie dell’ingegnere, Thorne decide di operare da solo.

Recensione

Basato su un reportage di William Prochnau, Rapimento e riscatto ha il pregio di indagare sul fenomeno dei rapimenti internazionali, attorno a cui gira un mercato sommerso di droga, armi, mercenari e compagnie assicurative.

Gli esterni sono stati girati tra Londra e Ecuador, con chiaro riferimento alla realtà colombiana. Purtroppo la sceneggiatura vira ben presto verso il prevedibile, come avviene in molti altri film di Taylor Hackford.

Il regista però si preoccupa maggiormente di analizzare a fondo le due vicende parallele (il rapimento e le trattative) con un uso sapiente del montaggio, evitando così la predominanza di un solo personaggio.

Russell Crowe è l’ufficiale e gentiluomo di turno, e affila il suo carisma con un ruolo fatto apposta per lui; Meg Ryan è da troppo tempo intrappolata nella parte della donna bisognosa d’amore, forte e fragile nello stesso tempo; ma David Morse, protagonista delle sequenze più coinvolgenti, è l’elemento vincente del film.

Un’opera riuscita che coniuga azione, politica, economia e un pizzico di romanticismo. Le maggiori riserve nascono dal fatto che Taylor Hackford ha diretto pellicole di gran lunga superiori, valorizzate da uno stile più personale.

Sax Marmotta