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Trama

Nell’America della Grande Depressione si intrecciano i destini di tre uomini che hanno perso tutto, ma non la voglia di rivalsa.

L’industriale di automobili Charles Howard che, rovinato dalla crisi economica, dal divorzio e da un lutto, si rifugia a Tijuana per ricominciare.

Il cowboy Tom Smith, il quale ha visto scomparire poco a poco la prateria e ora è tuttofare nelle scuderie messicane e accudisce un ronzino malato.

L’orfano Red Pollard, pugile disastroso e fantino mancato, legato da amicizia al più noto collega delle piste George Woolf.

Il trio si impegna ad allenare Seabiscuit, un cavallo da corsa irrequieto, zoppicante e di ridotte dimensioni, da sempre sottovalutato nonostante l’invidiabile pedigree.

Dopo molti sacrifici arrivano i successi sulla costa pacifica, che spingono l’opinione pubblica, aizzata da Howard e dai media, a pretendere una sfida a due con War Admiral, destriero campione della costa orientale.

Recensione

A cinque anni da Pleasantville lo sceneggiatore Gary Ross torna dietro la macchina da presa, seguendo la strada indicata da Redford con La leggenda di Bagger Vance.

Un film epopea su tre sconfitti, desiderosi di riscatto, che trova terreno fertile nella figura storico-mitica (negli Stati Uniti) del cavallino Seabiscuit, vittima di un destino non dissimile da quello dei “padroni” nonché simbolo della rinascita di una nazione piegata dalla Grande Depressione.

Un’opera discretamente equilibrata, finché la retorica tipica di Zio Sam non interferisce tragicamente nel ritmo e nella morale ambivalente della storia (“Nessuna vita è da buttar via”), riducendo gli spunti all’ennesimo manifesto programmatico dell’american way of life (“Tutto è possibile”).

La direzione, di conseguenza, si perde, recuperando terreno solo quando imperversa il montaggio di William Goldenberg.

E anche il protagonista Tobey Maguire (interpreta Red e produce) non riesce a difendersi in ogni occasione, fornendo una prestazione dignitosa ma non brillante.

Bravi invece Jeff Bridges (Charles), maturo e misurato, e il grande Chris Cooper (Tom), caratterista fortunatamente riscoperto dopo l’exploit in American Beauty.

Sax Marmotta